Questo articolo non ha una comprovata valenza scientifica, e lo inseriamo come curiosità.
Negli ultimi anni, molte persone hanno riscoperto l’oil pulling, un’antica tecnica ayurvedica di igiene orale che promette di migliorare la salute della bocca e rendere i denti più bianchi. Ma come funziona e quali benefici può offrire? Scopriamolo insieme.
Cos’è l’oil pulling?
L’oil pulling consiste nel tenere in bocca e far circolare un olio vegetale, come quello di cocco o di sesamo, per un periodo di tempo che varia dai 10 ai 15 minuti. Questo processo aiuta a intrappolare e rimuovere i batteri presenti nella cavità orale, contribuendo così a una pulizia più profonda.
I benefici dell’oil pulling
Questa pratica offre diversi vantaggi per la salute orale e generale:
- Elimina i batteri responsabili di problemi come l’alitosi e la formazione di placca.
- Aiuta a prevenire gengiviti e infiammazioni grazie alle proprietà antibatteriche degli oli utilizzati.
- Migliora la salute delle gengive, riducendo il sanguinamento e il rischio di recessione gengivale.
- Favorisce denti più bianchi e brillanti, poiché l’olio riesce a raggiungere zone difficili da pulire con lo spazzolino.
- Contribuisce alla prevenzione della carie, rimuovendo i residui di cibo e i batteri.
- Riduce la sensibilità dentale, proteggendo lo smalto e le gengive.
Come praticare correttamente l’oil pulling
Seguire i giusti passaggi è fondamentale per ottenere i migliori risultati:
- Sciacquare la bocca con acqua fresca.
- Pulire la lingua con un apposito strumento per rimuovere i batteri accumulati.
- Lavare i denti con spazzolino e dentifricio.
- Prendere uno o due cucchiai di olio di cocco o di sesamo e tenerlo in bocca, facendolo passare tra i denti per 10-15 minuti.
- Sputare l’olio in un fazzoletto o in un contenitore per rifiuti organici (evitare di gettarlo nel lavandino per non inquinare).
- Evitare di risciacquare la bocca con acqua subito dopo l’oil pulling per mantenere il massimo effetto antibatterico.
Quando è meglio praticarlo?
L’ideale è eseguire l’oil pulling al mattino, a digiuno, per eliminare i batteri accumulati durante la notte. Tuttavia, può essere fatto anche di sera, purché a stomaco vuoto.
Quanto tempo serve per vedere i risultati?
Molte persone notano un miglioramento della salute orale già dopo due settimane di utilizzo costante. I denti appaiono più lisci e brillanti, l’alito più fresco e le gengive più sane.
Quale olio scegliere?
- Olio di sesamo: tradizionalmente utilizzato nella medicina ayurvedica, è ricco di minerali e vitamine che nutrono la bocca.
- Olio di cocco: apprezzato per le sue proprietà antibatteriche naturali, dona una piacevole sensazione di freschezza.
- Olio d’oliva: sebbene meno comune, è anch’esso efficace grazie ai suoi benefici nutrienti e antiossidanti.
Controindicazioni e precauzioni
L’oil pulling è sicuro per la maggior parte delle persone, a condizione che l’olio non venga ingerito. In caso contrario, i batteri intrappolati nell’olio potrebbero essere assorbiti dallo stomaco. Inoltre, per ridurre l’impatto ambientale, è importante smaltire correttamente l’olio usato.
Conclusioni
L’oil pulling è una pratica semplice e naturale che può migliorare la salute del cavo orale e contribuire a un sorriso più luminoso. Se desideri integrare questa tecnica nella tua routine quotidiana, parlane con il tuo dentista per ricevere consigli personalizzati e assicurarti di ottenere il massimo beneficio.
(Fonte: Vogue Italia)